TUTTE LE MALATTIE NASCONO NELL'INTESTINO?


Un affermazione di Ippocrate vecchia di 2500 anni, ma molto intuitiva che oggi trova riscontro in numerossisime ricerche scientifiche sulle cause delle malattie infiammatorie croniche che affliggono il nostro mondo alla luce anche delle ultimissime scoperte sulla connessione esistente tra intestino e cervello. In fondo l'intestino è ul punto in cui il sistema nervoso, quello endocrino, quello immunitario e il microbiota si intersecano. E in questa interazione gioca un ruolo fondamentale la mucosa intestinale che selettivamente consente il passaggio di "molecole" e micronutrienti e blocca invece sostanze e organismi nocivi. Quindi un deficit, una variazione, un danno della mucosa espone direttamente a qualsiasi agente ambientale, o microganismo patogeno. Nella mucosa sono presenti le cellule della risposta immunitaria, che attivate dalla presenza dell'estraneo stimolano il sistema immunitario in una battaglia che determina l'infiammazione cronica.


La permeabilità intestinale è coinvolta in una ampia gamma di malattie, come la celiachia, la gluten sensitivity, il diabete di tipo 1, la spondilite anchilosante, l'autismo, la sclerosi multipla, la sindrome dell'intestino irritabile (IBS), le coliti, le malattie intestinali infiammatorie (Morbo di Crohn e RCU). Un segnale di permeabilità intestinale dovuto alla rottura delle giunzioni è per esempio l'aumento della zonulina (che provoca spesso coliti e diarrea), che può essere causata anche da un alterazione del microbiota e da disbiosi intestinale. Si tratta di un marcatore intestinale molto utile per capire il livello di danno sulla mucosa intestinale e come agire per ripararlo. Quando le giunzioni intestinali sono alterate le particelle indigerite, le sostanze chimiche o i microrganismi possono attraversare il sottile strato della mucosa intestinale e venire cosi a contatto con il sistema immunitario generando così una risposta più o meno intensa che può degenerare in una malattia autoimmune. Tra le più frequenti patologie autoiimuni troviamo:


-Diabete tipo 1

-Sclerosi Multipla

-Malattie infiammatorie intestinali

-Sindrome dell'intestino irritabile

-Colite

-Spondilite anchilosante

-Lupus eritomatoso sistemico

-Psoriasi

-Tiroidite di Hashimoto


Come ci si può difendere da una IBS, da una colite o da una gastroenterite batterica o virale o ancora da problemi legati al glutine? Le cause di questi disturbi sono più di una e sono concatenate e derivano principalmente dal cibo che si mangia e dall'effetto che questo ha sul sistema immunitario e direttamente o indirettamente sul nostro microbiota. In seguito a sintomi intestinali: diarrea, costipazione, gonfiore, dolore, nausea, vomito,  ma anche problemi di digestione, gastrite, reflusso gastroesofageo o biliare, dispepsia funzionale, non si riesce ad avere una diagnosi precisa. Ma è una SIBO (Small Intestine Bacterial Overgrowth), cioè una sovracrescita batterica del piccolo intestino o è una IBS o una dispepsia?


Le linee guida italiane per la gestione della sindrome dell'intestino irritabile raccomandano come primo intervento l'approccio dietetico e come secondo diete specifiche con particolare attenzione ad alcuni alimenti, Si sa che le diete di eliminazione sono molto dannose, se non sono presenti allergie specifiche per l'alimento, perchè alterano il microbiota. Infatti la biodiversità, cioè una estesa qualità diversa di microrganismi è molto più efficace per il raggiungimento di uno stato di equilibrio (eubiosi) della quantità soprattutto se è limitata solo ad alcune specie batteriche e ciò è ottenibile con una dieta molto varia.


Negli ultimi anni si è visto che attraverso la dieta e lo stile alimentare si è in grado di coltivare il microbiota residente, cioè quello che ci portiamo dalla nascita e ciò funziona molto più dell'integrazione con fermenti che non hanno attività colonizzante e quindi agiscono limitatatamente al tempo di utilizzo. Oggi si conosce come il microbiota e le sue alterazioni siano alla base non solo di disutrbi o sindromi dell'intestino e/o stomaco ma di molte patologie come il diabete, le ipotiroiditi, le malattie neurodegeterative, l'autismo, le dermatiti o altre malattie della pelle, cistiti e candidosi, le depressioni o stati di alterazione dell'umore. La stessa definizione di colite oggi è stata sostituita dal termine: "disfunzione dell'asse intestino-cervello"


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