Nella carne e nei latticini provenienti da animali da pascolo come mucche e pecore, è presente un nutriente, l’acido trans-vaccenico (Tva), capace di aumentare la risposta immunitaria contro il cancro. Questi sono i risultati di uno studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista scientifica Nature. Questo team ha studiato solo i nutrienti e i metaboliti derivati dal cibo, trovandone uno in particolare, il Tva, che migliora l’immunità antitumorale attivando un importante pathway immunitario. Nello specifico, essi hanno dimostrato che il Tva è in grado di migliorare la capacità delle cellule T CD8+ di infiltrarsi nei tumori e uccidere le cellule tumorali. Lo studio suggerisce che la molecola potrebbe integrare i trattamenti clinici per il cancro, in quanto i pazienti con livelli più elevati di Tva circolante nel sangue rispondevano meglio all’immunoterapia. All’interno di un analisi di 700 noti metaboliti che provengono dal cibo, gli scienziati hanno visto che il Tva ha ottenuto i risultati migliori.
Il Tva è presente nel latte umano, ma l’organismo non è in grado di produrlo da solo ed inoltre solo il 20% circa del Tva viene scomposto in altri sottoprodotti, lasciandone l’80% in circolo nel sangue. Dati ottenuti da esperimenti condotti su modelli murini di diversi tumori hanno rilevato che una dieta arricchita con Tva riduce significativamente il potenziale di crescita del melanoma e delle cellule del cancro del colon. La dieta con Tva ha anche migliorato la capacità delle cellule T CD8+ di infiltrarsi nei tumori. Inoltre il team di ricercatori ha anche osservato che i pazienti con livelli più alti di Tva tendevano a rispondere meglio al trattamento terapeutico rispetto a quelli con livelli più bassi. Hanno anche testato linee cellulari legate alla leucemia, osservando come il Tva migliori la capacità del farmaco immunoterapico di uccidere le cellule tumorali.
Tuttavia non per questo occorre eccedere nel consumo di carne rossa e/o latticini piuttosto questi importanti risultati suggeriscono che il Tva potrebbe essere utilizzato come supplemento alimentare per contribuire ad aumentare l’efficacia dei trattamenti immunoterapici, anche se ulteriori studi saranno necessari per determinare la quantità ottimale del nutriente stesso da assumere. Quello che è importante da sottolineare è l’efficacia del nutriente e la sua eventuale assunzione nelle dosi giuste, e non la sua fonte.